A cominciare dal 21 NOVEMBRE 2021 in Italia si pianteranno molti alberi alleati dei cittadini nella lotta di contrasto al cambiamento climatico e a ogni forma di degrado: devastazioni ambientali, sopraffazioni, illeciti, ingiustizie,… Sono piante benefiche ed emblematiche, come spiegano anche i significati delle parole ALBERO e POPOLO.

La GIORNATA NAZIONALE DEGLI ALBERI è stata inserita nel calendario di celebrazioni civili italiane dal 2013 e quest’anno, in cui è dedicata alle piante come “gemme di legalità”, inaugura la donazione e la messa a dimora nelle scuole italiane di circa 50 mila germogli a sviluppo del progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale Un albero per il futuro promosso dal Ministero della Transizione ecologica insieme alla Fondazione Falcone e con la collaborazione dall’Arma dei Carabinieri.

A Casale Monferrato nella giornata del 21 NOVEMBRE sono state proposte attività ludo-didattiche al Museo Civico, nel cui cortile il gruppo scout MASCI ha piantato e cura un cultivar di piante semplici, come nel Medioevo erano denominate le varietà vegetali con virtù medicamentose.

Nella mattinata di lunedì 22 alla scuola primaria “Montessori” di Alba si è svolta la cerimonia della donazione di 300 piante di Salix purpurea agli alunni delle scuole della città e di Alessandria, Casale Monferrato e Sennariolo (OR). Tramite l’iniziativa, che coinvolge l’ASPROFLOR con il Circuito Nazionale Comuni Fioriti in collaborazione con UNCEM e Fondazione Alberi Gemelli, ogni bimbo ha ricevuto una pianta che crescerà insieme a lui e nell’istituto sardo, sito nell’area che nell’estate scorsa è stata colpita da incendi devastanti, sono stati consegnati anche dei corbezzoli (Arbutus unedo L), fruttiferi che hanno la capacità di rigenerarsi persino dopo essere stati bruciati dalle fiamme. Per l’occasione, insieme alle guardia forestali locali nel cortile della scuola albese gli alunni hanno piantato due aceri (Acer campestre) e, tramite i sensori collegati all’applicazione telematica della piattaforma Un albero per il futuro, potranno osservare quanto CO2 viene assorbito dagli alberi.

 

LA “VOCE” DEGLI ALBERI – Oltre che tutte le persone facenti parte a una comunità territoriale, ovvero appartenenti a un’etnia o una nazione, il vocabolo popolo – che l’italiano ha ereditato dal latino e che ha un significato molto importante per lo stato che è una repubblica democratica – indica un pioppeto. Di questa accezione del termine, ormai desueta, si conserva memoria nel nome di Casale Popolo, conglomerato urbano sito in Monferrato, un territorio densamente “popolato” da piantagioni, foreste, boschi e alberi, tra i quali spiccano alcune rigogliose piante secolari e molto particolari, come l’ulivo “due volte” centenario di Cascina Oliva a Fabiano e i patriarchi vegetali a cui il team MONFERRATO GREEN FARM e il Garden Club AGI – SOCIETÀ ORTICOLA CASALESE hanno rivolto l’attenzione nel 2021. Anche la parola albero ha valori semantici che fanno riferimento a idee, concetti e concezioni della realtà che formano la memoria storica e l’identità collettiva nazionale italiana.

Il 2021 è l’ANNO INTERNAZIONALE DELLA FRUTTA E DELLA VERDURA, perciò in cui l’attenzione mondiale è rivolta agli alberi da frutto, e proprio in concomitanza con la celebrazione della GIORNATA NAZIONALE DEGLI ALBERI è stata presentata una pubblicazione molto importante per la popolazione arborea italiana: la ristampa integrale della POMONA ITALIANA di Giorgio Gallesio (Finale Ligure, 1772 – Firenze, 1839), il cui titolo fa riferimento alla pomologia, la disciplina della classificazione dei frutti e della catalogazione degli alberi fruttiferi, evocando Pomona, la dea romana patrona pomorum, cioè “signora dei frutti”, venerata al Pomonal, un bosco sacro.

A 180 anni dalla prima edizione, la casa editrice Pentàgora la propone in 3 tomi composti da oltre 1200 pagine e illustrati con 160 tavole e così mette a disposizione di scienziati e agricoltori la prima e più grande raccolta italiana di conoscenze botaniche sugli alberi da frutto, elaborata dal 1817 al 1839 e oggi una preziosissima fonte di informazioni sulle piante viventi nel XIX secolo, delle quali molte sono ancora diffuse e alcune invece estinte o rare, e così per le ricerche sulla biodiversità.

Anche il vocabolo albero deriva dal latino, in cui arbor è un sostantivo di genere femminile, ma secondo il Dizionario Etimologico della Lingua Italiana edito da Zanichelli dal 1979 la sua origine è incerta, mentre in altri repertori – il Dizionario Etimologico Online ed Etimo Italiano – è indicata nelle radici tematiche delle lingue indoeuropee “urv/urb/arb-, che esprime l’idea di fecondità, l’idea di produrre” e del sanscrito “ardh-, che esprime l’idea di crescere, innalzarsi, svilupparsi” e “bhu– che esprime, anch’essa, l’idea della crescita, l’idea dello sviluppo”.

Affresco raffigurante l’albero genealogico dei conti Bolognini al castello di Sant’Angelo Lodigiano, che è anche sede del MULSA – Museo di Storia dell’Agricoltura

Nella spiegazione dei significati estensivi della parola albero, l’Enciclopedia Treccani specifica quello di “Denominazione di prospetti che, indicando rapporti di derivazione, assumono o ricordano nella loro schematica rappresentazione la figura di un albero a ramificazione complessa” e specifica quello di “albero genealogico, figurazione grafica schematizzata delle successive generazioni di una famiglia, indicate con i nomi dei componenti”. In particolare, riportando che “L’espressione è intesa anche in senso astratto, come sinonimo cioè di genealogia, sia di famiglie sia di altre derivazioni (per es., in linguistica, la teoria dell’agenealogico delle lingue indoeuropee, e, in filologia, come equivalente di stemma dei codici)” e quello del “grafo in cui due nodi qualsiasi sono connessi da una, e una sola, successione di lati”, la Treccani sofferma l’attenzione sull’albero radicato, “nel quale si mette in evidenza un nodo, detto radice o origine, cui si assegna il livello (o rango) 0, e nel quale ogni altro nodo ha un rango pari al numero di lati che bisogna percorrere per raggiungerlo partendo dalla radice” e pone in rilievo le caratteristiche e le funzionalità logiche della raffigurazione dell’albero: “Tali grafi (in particolare gli alberi radicati) sono adoperati per rappresentare le proprietà strutturali di varî sistemi (reti elettriche, strutture di dati, famiglie di sottoinsiemi di un dato insieme, proposizioni logiche), oppure la relazione d’ordine tra gli elementi di un insieme (tipico l’a. genealogico, che rappresenta la relazione tra padre e figlio); così, l’adel gioco rappresenta tutti gli svolgimenti possibili di un gioco (per es., una partita a scacchi), mentre una partita particolare è rappresentata da una successione di lati che va dalla radice (prima mossa) a un nodo finale (ultima mossa)”. In proposito, il dizionario di linguistica Garzanti evidenzia una particolare “rappresentazione grafica a forma di albero stilizzato che illustra rapporti di derivazione o discendenza”, quella dell’albero di decisione, che descrive come uno strumento della ricerca operativa, ovvero la “rappresentazione grafica di problemi di scelta in condizioni di incertezza”.

Tutte queste molteplice valenze contenute nella parola albero attualmente sono molto significative, poiché proprio le problematiche del presente mettono in risalto le relazioni di interconnessione e interdipendenza tra mondo vegetale e popolazione umana, in particolare tra salute delle piante – a cui è stato dedicato il 2020 / ANNO INTERNAZIONALE DELLA SALUTE DELLE PIANTE – e benessere e prosperità dell’umanità, e il ruolo vitale di foreste, boschi e alberi come “polmoni” dell’atmosfera planetaria e della natura. Infatti, e proprio a cominciare da quest’anno, per permettere a quante più persone possibile di interagire e cooperare è stata indetta la DECADE ON ECOSYSTEM RESTORATION, un programma decennale di attività promosse e coordinate da due agenzie dell’ONU, UNEP – United Nations Environment Programme e FAO – Food and Agricolture Organization, all’insegna di una parola chiave molto emblematica: #GenerationRestoration

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