ASSOIMPREDIA sollecita più coinvolgimento di tutte le parti interessate

Nella giornata mondiale della Terra del 2022 la mobilitazione si è focalizzata sul tema #InvestInOurPlanet – Investire nel nostro pianeta e l’Associazione Nazionale Imprese di Difesa e Tutela Ambientale si è rivolta ai referenti delle istituzioni, nazionali e locali, e di tutte le forze politiche con un appello.

Nella giornata mondiale in cui gli ambientalisti di tutto il mondo da un lato e dall’altro la massima autorità internazionale, l’ONU, incitano le aziende a cooperare per progettare e attuare interventi efficaci con cui debellare la minaccia che incombe sul futuro della Terra, l’associazione che rappresenta titolari di imprese, dirigenti aziendali, tecnici e professionisti operanti in Italia nel settore della salvaguardia e della cura dell’ambiente, un ente a sua volta aggregato a CISAMBIENTE / Confindustria e membro della ELCA – European Landscape Contractors Association, si è espressa con incisività affinché la professionalità dei “periti del verde” venga sfruttata proficuamente in Italia. Nella prospettiva che in ciascuna delle molteplici differenti località della nazione – comuni di varie dimensioni, dai piccoli borghi alle città metropolitane, in aree costiere, rurali e montane – siano messe in pratica soluzioni concretamente efficaci, l’associazione di categoria ha espressamente esortato “le istituzioni, nazionali e locali, e tutte le forze politiche ad impegnarsi maggiormente nell’adempimento dei tanti annunci fatti in ambito nazionale tramite il PNRR e che riguardano la sostenibilità ambientale e la piantumazione di nuovi alberi“.

Improvvisamente grandi metropoli, città, cittadine e borghi, tutti vogliono piantare alberi, con interventi da realizzare entro il 2030, e chiedono la fornitura delle piante: « Considerando il numero di alberi necessari e la tempistica – ha dichiarato Alberto Patruno, segretario di Asso.Impre.Di.A. – per raccogliere la sfida chiediamo maggiore chiarezza alle forze politiche, alla pubblica amministrazione e al mondo dei paesaggisti ». L’associazione di categoria evidenzia che ogni pianta adulta è in grado di assorbire fino a 50 kg di anidride carbonica all’anno, perciò in spazi privati come in quelli pubblici il loro ruolo è fondamentale nella lotta contro l’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico, ma…  come emerso anche agli incontri COP26 svolti a Glasgow e a Milano il novembre scorso, “piantare alberi a caso” può provocare effetti controproducenti e “per evitare che da una ottima iniziativa scaturisca qualcosa di dannoso, Asso.Impre.Di.A. chiede un maggiore impegno da parte delle istituzioni italiane”, alla cui attenzione pone un problema.

Per piantare alberi nel Belpaese bisogna prima rinverdire le tradizioni che il paese celebre per i suoi giardini all’italiana sta dimenticando: « Partendo da una pianta di tre anni – spiega Maurizio Lapponi, imprenditore associato ad Asso.Impre.Di.A. e delegato per l’Italia di ENA / Associazione Europea del Vivaismo – il ciclo di produzione degli alberi per la città è di almeno cinque anni. Nella produzione arborea europea c’è una notevole mancanza di prodotto, sia nelle varietà che nelle misure. La realtà è che molti piccoli vivai di propagazione specializzati in innesti e piantine, la linfa vitale del nostro settore, sono scomparsi. Stiamo attingendo alle nostre riserve finanziarie e competenze per colmare il divario produttivo emerso negli ultimi dieci anni ma, senza cambiamenti significativi di rotta, i vivai nazionali ed europei non saranno in grado di soddisfare la crescente domanda di alberi ».

Anche “un vero e proprio monito verso la Pubblica Amministrazione incapace in passato di applicare gli strumenti per il governo del verde urbano, come previsto dalla legge 10/13 che prevede per tutti i Comuni il censimento degli alberi, l’adozione di un regolamento comunale del verde, la compilazione del bilancio arboreo e l’adozione di un Piano del Verde”, l’appello degli esponenti di Asso.Impre.Di.A. auspica che adesso “le istituzioni, nell’approntare i bandi applicativi del PNRR, coinvolgano tutte le parti interessate per elaborare una pianificazione della produzione realistica e concreta”. A garantire l’efficacia degli interventi, evidenziano i referenti dell’associazione di categoria, la programmazione e il coordinamento dovrebbero esser condotti da appaltatori e paesaggisti che sono in grado di valutare qualità e caratteristiche e, così, varietà adatte e quantità adeguate per ciascuna area, e da esperti con conoscenze approfondite degli alberi e anche del mercato delle piante. Per cominciare, Asso.Impre.Di.A. propone un appuntamento, il 7 maggio a Mantova ( infotel 335 716 6056 / iscrizioni assoimpredia@gmail.com ) in cui il tema del dialogo è ALBERI E PAESAGGIO Imprese e Istituzioni a confronto per gestire al meglio i fondi del PNRR .

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