Monferrato Green FarmFIERA DEL VERDE E DELL'AGRICOLTURA
Artigianato, Industria e Commercio per l'Agricoltura
CASALE MONFERRATO
Polo Fieristico "Riccardo Coppo"
venerdì - sabato - domenica
3/4/5 OTTOBRE 2025
🌱 Monferrato Green Farm, la Fiera Nazionale dedicata al mondo del verde e dell’agricoltura, è una manifestazione unica nel suo genere, dove agricoltura, florovivaismo, artigianato, industria, commercio e cultura si incontrano in un evento pensato per valorizzare le eccellenze locali e non solo e promuovere uno sviluppo armonioso e rispettoso dell’ambiente.
📍 Perché Casale Monferrato?
Nel cuore del Monferrato, territorio riconosciuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO, la location celebra una terra ricca di tradizione agricola, storia e bellezze naturali.
👩🌾 5 AREE TEMATICHE DA SCOPRIRE
🚜 Agricoltura – Dalle macchine agricole agli strumenti per il giardinaggio
💐 Vivai – Piante aromatiche, fruttifere, grasse, ornamentali, antiche varietà e tanto altro
🐰Esposizione di animali – Dalla fattoria agli animali esotici, con spazi dedicati anche ai più piccoli come la Fattoria Didattica, l’area bimbi (con truccabimbi, animazione, tornei e circuito minimoto e biciclettine elettriche) e il maneggio
🍷Salone delle Eccellenze Alimentari – Il meglio dell’enogastronomia regionale e nazionale di qualità, affiancate da un ristorante piemontese con appetitosi piatti della tradizione, e non mancherà il famoso birrificio Baladin
🍃 Benessere e Cura Naturale della Persona – Cosmesi bio, rimedi naturali, integratori e prodotti olistici
🍇 SAPORI AUTENTICI E CUCINA TRADIZIONALE
Un ampio spazio sarà dedicato alla ristorazione e alla degustazione con:
- Il Salone delle Tipicità (con specialità provenienti da varie regioni oltre che piemontesi e monferrine)
- Ristorante piemontese curato da Panisium, eccellenza artigianale del territorio
- Pinse gourmet con Mr Pinsata e il suo team di Monferrato Street Food
- Spazio dedicato al cioccolato artigianale e alla gelateria a cura di Chocolè
- Stand del Comune di Olivola, Prima Città dell’Olio del Piemonte con alcune delle sue eccellenze
- Alcune aziende dei Comuni della Valcerrina con le loro eccellenze enogastronomiche
- Birrificio artigianale con proposte da abbinare ai piatti della tradizione
Tra le specialità servite dallo staff di Cory e Vinicio Rolando troverete:
👉 Panissa
👉 Agnolotti Monferrini
👉 Polenta Concia
👉 E tante altre golose sorprese!
🎉 Ogni sera si chiude con la tipica Merenda Sinoira, il famoso “apericena” monferrino.
🐴 ANIMALI & NATURA
Nella zona dedicata agli animali potrete incontrare:
- Animali da cortile (galline, conigli, pulcini)
- Uccelli e animali esotici (pappagalli, cincillà, rettili, petauri e altri)
- Un vero maneggio
- Fattoria didattica
Con la collaborazione del maneggio Occhio con Occhio e dell’associazione Yabadabadoo, anche i più piccoli avranno il loro spazio!
🌸 VERDE E DESIGN
Gli allestimenti interni, ispirati alla natura e all’eco-design, sono a cura del garden designer Marco Marinone con la collaborazione dei Vivai Varallo, i Vivai Forestali della Regione Piemonte e altre realtà del territorio.
📚 INCONTRI, LABORATORI E CULTURA (programma in aggiornamento)
Non mancheranno momenti formativi con:
• Corsi e workshop, tra cui quello per i più piccini, dedicato alla preparazione della pasta fresca, con “A Tavola!”
• Conferenze e convegni su agricoltura, ambiente, benessere e green economy
• Fattoria Didattica
🎟️ INGRESSO LIBERO E GRATUITO
Tre giorni per immergersi nella natura, nei sapori autentici e nelle innovazioni sostenibili del futuro.
APERTURA AL PUBBLICO
Venerdì 3: 17:00 – 23:00
Sabato 4: 10:30 – 23:00
Domenica 5: 10:30 – 22:00
RISTORAZIONE
Il ristorante interno alla fiera propone alcune specialità piemontesi e monferrine e, dalle 18 alle 20, la merenda sinoira, ovvero l’apericena “ante-litteram” – UNA GUSTOSA TRADIZIONE EVER-GREEN
ACCESSIBILITÀ
Il Polo fieristico Riccardo Coppo è costituito da un Palafiere al coperto, chiuso e riscaldato, pavimentato e con un’area espositiva di 8.900 mq. Adiacenti al Palafiere sono ubicate due grandi aree dove è possibile trovare comodamente parcheggio.
Il padiglione è una struttura senza barriere architettoniche, interamente al piano terra, dotata di servizi igienici attrezzati per disabili, a cui sono riservati i parcheggi adiacenti all’ingresso principale.
INGRESSO CONSENTITO A CANI E GATTI
L’ingresso alla manifestazione è gratuito e consentito ai cani e ai gatti, purché tenuti al guinzaglio e, nel caso dei cani, con museruola (il proprietario è sempre responsabile, sia civilmente che penalmente, dei danni o delle lesioni provocati dall’animale a persone, animali o cose).
PARTECIPANTI
- AZIENDE, IMPRESE, SOCIETÀ, COOPERATIVE, CONSORZI e PROFESSIONISTI locali e operanti o interessati a operare nel territorio
- ENTI, ISTITUTI e ASSOCIAZIONI di riferimento nei settori economici e negli ambiti della cura del verde e della tutela ambientale
MONFERRATO GREEN FARM coinvolge i partecipanti a presentare al pubblico le proprie produzioni e attività e a incontrare altri operatori di settore, in particolare agli osservatori attenti alle novità, alle evoluzioni tecniche e tecnologiche e alle tendenze di mercato.
Agli interessati, la fiera del verde e dell’agricoltura fornisce l’occasione di esibire realizzazioni e l’opportunità di mostrare esperienze, sperimentazioni e progetti in una “cornice” che pone in risalto l’efficienza delle tradizioni ever-green, l’efficacia delle innovazioni “verdi” e i vantaggi e benefici dei progressi e traguardi raggiunti con l’impegno alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e della salute della popolazione umana, animale e vegetale.
CONTESTO
MONFERRATO GREEN FARM è “ambientata” in una location perfettamente funzionale allo svolgimento e idoneamente congrua ai temi della manifestazione e in una località adeguatamente posizionata e particolarmente emblematica in relazione ai contenuti e finalità della fiera del verde e dell’agricoltura in relazione al contesto geografico di riferimento, cioè alla Pianura Padana.
Il Distretto del Po si estende in 8 regioni (Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Marche) su circa 87˙000 km², di cui oltre 3˙000˙000 ha di superficie agricola, dove risiede quasi ⅓ della popolazione italiana, vengono gestiti i patrimoni ambientali e floro-faunistici di 684 siti Natura 2000, 420 aree naturali protette, 37 zone di protezione speciale e 49 zone di conservazione e sono prodotti il 55% dell’energia idroelettrica e oltre il 40% del PIL nazionali.
LOCATION : Polo Fieristico Riccardo Coppo
Il palafiere rappresenta un simbolo della resilienza della cittadina vittima dell’amianto. Il complesso in cui è sito infatti era un magazzino dell’Eternit e, con il recupero attuato per iniziativa di Riccardo Coppo (1945-2014), è stato adattato all’impiego per usi commerciali e di pubblica utilità. Oltre all’ampio e versatile padiglione occasionalmente fruito per spettacoli e manifestazioni, in cui il pubblico viene accolto nello spazio coperto di quasi 9 MILA mq molto luminoso e ben arieggiato, la struttura ospita un cinema multi-sala, una palestra, un bar e la sezione locale dell’ARPA – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale.
LUOGO : Casale Monferrato
Un epicentro della Pianura Padana al baricentro del triangolo con ai “vertici” tre poli metropolitani, Torino, Milano e Genova, è il centro urbano principale di un ampio distretto agro-industriale. Nella cittadina, che è collegata ad Alessandria e Chivasso con una linea ferroviaria e alle principali città piemontesi, liguri, lombarde ed emiliane mediante l’agevole accesso all’autostrada A26, hanno sede numerosi impianti e stabilimenti che “alimentano” le produzioni agricole ed enti e istituti che erogano servizi di utilità pubblica – tra cui il monitoraggio e la tutela del patrimonio ambientale nel comprensorio, un’area di particolare interesse poiché in cui si estendono un lungo tratto del Po, perciò numerose riserve naturali e aree protette che compongono il Parco del Po Piemontese, il sito MAB-UNESCO Sacro Monte di Crea e una zona del sito seriale UNESCO Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte. La sua storia infatti ripercorre quella dell’agricoltura:
negli anni ’60 del XX secolo per iniziativa di alcuni suoi cittadini – in particolare il senatore Paolo Desana (1918-1991) – vi furono elaborate le concezioni e vennero definiti i protocolli disciplinari per le leggi regolanti la denominazione di origine controllata dei vini e, così, le basi normative in materia di qualità dei prodotti e delle produzioni eno-gastronomiche in relazione alla provenienza e alle tecniche di conservazione e trasformazione degli ingredienti;- nel XIX secolo era una “capitale” dell’agricoltura italiana ed europea, dove avevano sede una casa editrice specializzata e una scuola agraria d’avanguardia e in cui si svolgevano convegni e congressi di rilevanza internazionale, e della viticoltura e dell’enologia mondiali, in cui venne sperimentato il metodo di spumantizzazione in grandi contenitori ideato e brevettato da Federico Martinotti (1860-1924);
- dal 1559 al 1713 fu la capitale del marchesato annesso al ducato di Mantova e prima dal X secolo incontrastato dominio della stirpe (fino al 1305 aleramica e paleologa fino al 1533) che con l’estinzione della linea maschile ne trasmise l’eredità ai Gonzaga, per oltre 500 anni una grande potenza indipendente nel “cuore” dell’Europa e del Mediterraneo
e in cui 900 anni fa vennero accolti i pioneristici monaci cistercensi e cluniacensi e dalle abbazie in cui si insediarono i cenobi – nel 1222 a Tiglieto e nel 1223 a Lucedio – in Italia cominciò a diffondersi la serie di innovazioni agricole che generarono la prosperità in cui germogliarono il Rinascimento e l’umanesimo, e dal 1275 – con l’assegnazione ai cittadini trinesi che, associati in partecipanza, tuttora la gestiscono con criteri di sostenibilità – è conservata una riserva forestale rappresentativa della rigogliosa popolazione vegetale del territorio;
numerosi reperti, in particolare la Tabula Alimentaria Traianea conservata al Museo Archeologico Nazionale di Parma, testimoniano che a Varcadate (Casale Monferrato) e nei territori circostanti, compresi nella Regio IX – Liguria e Regio XI – Transpadana, nell’antichità l’agricoltura veniva praticata dalle comunità di popolazioni indigene e coloni romani.
La memoria di tanti progressi avvenuti nei molteplici “campi” e delle evoluzioni che si sono succedute in tanti “terreni”, ovvero ambiti, dell’agricoltura in Monferrato è sedimentata nella morfologia del territorio rurale solcato da un reticolo di strade e canali di irrigazione, conformato da giardini, orti, campi, vigneti, frutteti e boschi dove il tempo trascorre al ritmo delle stagioni e sagomato da città e borghi con castelli, grange e infernot (le caratteristiche cantine) dove la vita sociale è scandita dalle ricorrenze celebrate con feste, sagre, fiere…
PROSPETTIVE
… la fiera agricola che fino a pochi decenni fa animava la cittadina e i congressi e convegni agrari che erano un “fiore all’occhiello” di Casale Monferrato sono ricordi del passato, consuetudini desuete che non serve rimpiangere e invece è utile rammentare in modo funzionale alle esigenze e priorità del presente.
Il risanamento degli ecosistemi, la salvaguardia della biodiversità, la rigenerazione delle risorse naturali, la tutela dell’ambiente e della salute delle persone,… recentemente sono rallentati dall’aggravamento della crisi economica e dall’acuirsi di molti problemi sociali. Perciò è necessario incentivare lo sviluppo sostenibile e, allo scopo, anziché sprecare tempo con rievocazioni anacronistiche, sfruttarlo proficuamente per far emergere aspetti positivi e potenzialità di una realtà composita, costituita dalla molteplicità di produzioni agricole prosperanti in numerosi “campi” dell’agricoltura e concatenate alle attività di cura del verde, cioè della popolazione vegetale e dei patrimoni ambientali.
Congiuntamente alla produzione di cibo, medicine, fibre tessili e legname, vengono realizzate numerose attività per la conservazione, la trasformazione e la distribuzione di beni alimentari e per il trasporto, la lavorazione, l’impiego e il recupero di materie prime e materiali rigenerabili, inoltre molteplici negli ambiti dell’artigianato, dell’industria, del commercio e del turismo a cui sono correlate e connesse.
Il valore delle buone prassi tramandate con le tradizioni del “mondo contadino” e i progressi realizzati grazie alle innovazioni tecniche e tecnologiche ecologiche ha valenze etiche, culturali, sociali ed economiche tanto maggiori quanto più conosciute e quanto meglio impiegate. Ogni comunità territoriale infatti dispone di un patrimonio di beni materiali naturali-ambientali, archeologici e artistici e di eredità culturali immateriali, ovvero molteplici tradizioni, anche scientifiche, in particolare le tradizioni artigianali, gastronomiche, sociali,… e le “pittoresche” tradizioni popolari e folcloristiche – dialetti, leggende, riti cerimoniali e rituali quotidiani – tra cui le tradizioni contadine che un tempo conformavano le abitudini, lo stile di vita e anche le tecniche di coltivare la terra e le piante delle comunità rurali.

PATTO RURALE e PIANO D’AZIONE RURALE dell’Unione Europea
In Monferrato sono custoditi dei patrimoni ambientali e beni culturali, alcuni molto preziosi perché tanto emblematici, che MONFERRATO GREEN FARM mette “in vista” affinché si diffonda la conoscenza e, così, la consapevolezza della loro importanza come risorse, perciò della loro salvaguardia e tutela, e mette “in luce” cosicché possano venire sfruttati il più proficuamente possibile per incentivare lo sviluppo economico sostenibile.
La “cornice” tematica della manifestazione e l’allestimento realizzato ad hoc per il suo svolgimento infatti pongono in risalto le qualità delle tipicità delle località italiane, molteplici prodotti agro-alimentari e numerose specialità eno-gastronomiche, la cui enorme quantità è proporzionale a quella del patrimonio di biodiversità nazionale, cioè alla varietà di ecosistemi e di specie animali e vegetali (delle 1.325.388 taxa botaniche attualmente catalogate, in Europa ne vivono 11.583 e in Italia 9.792, di cui 8.195 autoctone e 1.597 “aliene”, di cui 157 archeofite, ovvero trapiantate prima del 1492 / scoperta dell’America, e 1.440 neofite, cioè di recente introduzione, 570 integrate nell’ecosistema e 221 invasive) per la cui tutela nel 2022 sono stati sanciti gli specifici principi giuridici e normativi espressamente indicati negli articoli 9 e 42 della Costituzione – e le tipologie e caratteristiche delle attività produttive agricolo-industriali che in Monferrato compongono un dinamico sistema economico territoriale e ne conformano il peculiare “modello” storico-evolutivo.


negli anni ’60 del XX secolo per iniziativa di alcuni suoi cittadini – in particolare il senatore Paolo Desana (1918-1991) – vi furono elaborate le concezioni e vennero definiti i protocolli disciplinari per le leggi regolanti la denominazione di origine controllata dei vini e, così, le basi normative in materia di qualità dei prodotti e delle produzioni eno-gastronomiche in relazione alla provenienza e alle tecniche di conservazione e trasformazione degli ingredienti;
numerosi reperti, in particolare la Tabula Alimentaria Traianea conservata al Museo Archeologico Nazionale di Parma, testimoniano che a Varcadate (Casale Monferrato) e nei territori circostanti, compresi nella Regio IX – Liguria e Regio XI – Transpadana, nell’antichità l’agricoltura veniva praticata dalle comunità di popolazioni indigene e coloni romani.